
Il concetto di “intelligenza artificiale” è sulla bocca di tutti: pubblicità di auto, telefoni, lavatrici, ma anche frigoriferi, e soprattutto nel mondo del lavoro Tutti parlano degli svariati usi di tecniche di “intelligenza artificiale” all’interno del loro portfolio; quanti hanno davvero capito di cosa si parla? Con questa recensione de Intelligenza artificiale for dummies esploriamo questo vasto e complessimo mondo.
Ranking
Anno | 2020 |
Autore | Luca Massaron & Johny Paul Mueller |
Genere | Manuale |
Livello | Per iniziare |
Scorrevolezza | 8 / 10 |
Originalità | 10 / 10 |
Valutazione | 9 / 10 |
Trama
Con questo manuale diviso in tematiche in pieno stile _from zero to hero -_non per niente, fa parte della collana for dummies-, si analizzano i concetti principali e le soluzioni realmente presenti, nonché il presente, passato e futuro di questo settore in continua e rapidissima crescita Non solo: partendo dal concetto di intelligenza, affrontando il machine learning e il deep learning rispetto ai relativi utilizzi, si arriva a parlare delle applicazioni software e del futuro che ci si prospetta nei prossimi anni.
Recensione
In meno di 300 pagine i due autori raccolgono attraverso dei paragrafi brevi ma concisi tutti i concetti che riguardano il settore che ruota intorno alle tecniche di intelligenza artificiale: senza perdersi mai in chiacchere -il che non è scontato-, attraverso moltissime citazioni ed esempi, si parla di casi d’uso e del mondo in cui l’AI viene impiegata nella società, il tutto senza mai far mancare i riferimenti ai singoli concetti
Spesso e volentieri, si tratta di gizmo. Un misto di pubblicazione scientifica e di manuale per l’uso di un mondo che è vastissimo e che spesso è al centro di confusione: tra i primi concetti che portano a queste idee errate c’è la comune credenza che il futuro dell’intelligenza artificiale sia solo fatto di morte e distruzione
Gli autori non si perdono di animo e con estrema concretezza e razionalità raccolgono le varie critiche e predizioni e le documentano una ad una; i prossimi anni non saranno caratterizzati da lavori che scompariranno, robot che sostituiranno il lavoro degli esseri umani e auto che si guideranno da sole
Il presente ci dimostra che l’intelligenza artificiale è fondamentale sostituire le persone in una serie di lavori, ma per una ragione ben precisa: una serie di professioni estremamente manuali e meccaniche possono essere svolte con maggior sicurezza da sistemi intelligenti che possono gestire al meglio i rischi, il tutto sempre sotto la supervisione umana
I giornali ci insegnano che non è così strano sentir parlare di incidenti sul lavoro e l’idea di avere una soluzione alternativa, dove dei sistemi dotati di un’intelligenza soccombono a delle attività con dei potenziali rischi, potrebbe davvero fare la differenza
Non solo: tra i vari concetti che gli autori portano in questo manuale c’è una spiegazione chiara di quello che è l’intelligenza artificiale e perché siamo lontanissimi da quel futuro distopico di cui sentiamo parlare
Non dobbiamo pensare infatti ad un sistema dotato di intelligenza artificiale come qualcosa che sa fare dei conti ad una velocità impressionante, riconoscere dei volti o gestire la guida di un’auto, perché l’intelligenza è ben altro
L’intelligenza è visuale e spaziale, corporea, creativa, interpersonale, intrapersonale, linguistica e solo alla fine logica (vedi qui)
Calcolare dei risultati è infatti solo uno dei compiti più semplici che è possibile svolgere per un sistema come quello descritto, e questo perché attraverso dei modelli matematici si possono descrivere molti dei problemi che ci troviamo a dover affrontare. La cosa che è più ho apprezzato di questo libro è la concretezza: ci sono tantissime pagine dedicate agli usi dell’AI nella società, ma senza fronzoli: nel campo medicale, nelle applicazioni per computer e nei processi meccanici. Ti è mai capitato di scrivere una mail con Gmail e trovarti dei suggerimenti in grigetto che possiamo utilizzare per velocizzare l’invio? Le frasi suggerite sono perfettamente sensate, e questo grazie all’analisi del linguaggio (qui per approfondire).
E cosa c’entrano i robot? Altra confusione derivata dall’uso del concetto di intelligenza artificiale è proprio la confusione con questi sistemi: il ruolo dei robot spesso è ben diverso da quello che fa parte dell’immaginario collettivo e, come detto in precedenza, diventa fondamentale quando si mette da parte la fantascienza e si dà spazio alla messa in sicurezza dei molti professionisti che senza questi strumenti dovrebbero esporsi a rischi molto seri.
L’idea chiave è semplice: la noia uccide, e non nel senso metaforico, ma anche letterale.
Un essere umano può annoiarsi facilmente nell’eseguire un compito meccanico e ripetitivo, tanto da arrivare a compiere degli errori: un robot non si annoia, anzi: può eseguire uno stesso compito all’infinito senza mai stancarsi.
Questa dovrebbe essere una ragione sufficiente per evidenziare il concetto che l’intelligenza artificiale dev’essere vista come un supporto e un aiuto all’attività umana, e non come una sostituzione. Tirare le somme con questo libro è facilissimo: un manuale consigliato a tutti, che evita inutili fronzoli tecnici per chi vuole farsi un’idea più chiara, ma soprattutto per chi vuole fare chiarezza su quello che ci aspetta nei prossimi decenni.
Non mancano infatti riferimenti alle grandi aziende del futuro, come SpaceX e Blue Origin: non ci resta che continuare a lavorare e vedere con i nostri occhi quel che verrà.
Piccola nota: for dummies non è appropriato, perché delle basi matematiche e statistiche sono necessarie per comprendere a pieno una serie di sezioni.
Tuttavia, i concetti generali sono alla portata di tutti!
Lezione imparata
- Utilizzare in modo efficace i dati non è banale, e questo perché l’errore è dietro l’angolo;
- Il concetto di inverno dell’AI;
- Perché gli esseri umani hanno così paura dei robot: effetto uncanny valley.