Le novità di GPTZeroX

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  • 2023-02-09 - 2 minuti
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Cosa vedrai

GPTZeroX

GPTZeroX è stato annunciato appena una settimana fa ed già disponibile sul sito per mostrare le nuove funzionalità:

Edward Tian, la persona che ha sviluppato in meno di tre giorni GPTZero durante il periodo di Natale, ha infatti allargato il suo team, che al momento conta su altre 4 persone: insieme hanno lavorato per far sì che il sito potesse resistere alle diverse visite che riceve, dopo l’enorme successo raccolto nelle prime settimane dal lancio.

Funzionalità

Il progetto è certamente ambizioso, ma i presupposti sono ottimi: il team di sviluppo ha iniziato a pubblicare della documentazione online per poter usufruire di un’API -sempre scritta in Python- che chiunque può utilizzare per usufruire delle funzionalità offerte da GPTZeroX.

La documentazione è ancora in fase di definizione, ma nella roadmap di questa soluzione ci sono diverse funzionalità in arrivo che verranno incluse:

Rispetto alla versione precedente, ci sono diverse novità: intanto, è possibile inserire non solo del testo come input, ma anche fare l’upload di un file in formato PDF, DOCX o TXT:

Inoltre, vengono adesso evidenziate le frasi che più producono dubbi in questo sistema rispetto a chi abbia prodotto il testo: in questo esempio, dopo aver chiesto a ChatGPT di generare un testo sul tema del green cloud computing, abbiamo chiesto GPTZeroX a cosa ne pensasse:

L’aggiornamento è stato lanciato il 29 gennaio e, dopo aver migrato le nuove funzionalità sul sito web, il team di sviluppo aveva già ricevuto 39,7k utenti e 2,2 milioni di chiamate a GPTZeroX dopo appena un giorno.

In futuro

La buona notizia è che sembra questo prodotto rimarrà gratuito a lungo: Tian ha infatti preso “un impegno pubblico” parlando di nuove features e un website attivo su cui continuerà a lavorare, mantenendo l’applicazione gratuita per insegnanti e studenti:

Ancora non ci sono notizie ufficiali su quali saranno le novità che arriveranno con le prossime versioni, anche se sarebbe interessante poter estendere questo modello ad altre lingue -magari l’italiano!-, così come completare la documentazione con un maggior livello di dettaglio su cosa rappresentano le diverse voci riportate nel risultato, e come il modello è stato definito sulla base di questi fattori.

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