Helen Meriwether Lewis Thomas in 3 minuti

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  • 2021-06-14 - 3 minuti
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Prima donna, seconda americana e terza persona in assoluto a vincere un dottorato di ricerca per il corso di laurea in storia della scienza dell’Università di Harvard: parliamo di Helen Meriwether Lewis Thomas, in 3 minuti.

Chi è

Helen Meriwether Lewis Thomas prevede trent’anni prima dell’effettiva scoperta fattori come l’autonomia, la velocità di crociera, capacità e l’uso di motori a reazione da parte delle compagnie aeree commerciali, guadagnando un premio $ 50.000 dalla Trans World Airlines.

Il suo percorso

Ha iniziato i suoi studi a New York City, dove sua madre lavorava come insegnante di scuola pubblica, continuando gli anni del liceo alla St. Catherine’s School di Richmond, in Virginia.

Il suo interesse per l’astronomia fu stimolato dal lavoro universitario svolto presso l’Osservatorio di Harvard, dove assistette il professor Willem Luyten nell’identificazione delle nane bianche.

Ha lavorato per tre anni come segretaria di Leon Campbell, a capo dell’American Association of Variable Star Observers, allora affiliata all’Harvard Observatory.

È entrata a far parte dello staff dell’Osservatorio di Harvard sotto la straordinaria astronoma Cecilia Payne-Goposchkin.

Alla fine degli anni ‘30 iniziò anche a lavorare per un dottorato di ricerca sotto la supervisione del professore di Harvard George Sarton, preparando una tesi sulla storia delle osservazioni di stelle variabili osservate dal II secolo a.C. al XIX secolo d.C.

Per questo studiò testi sia latini che arabi. All’inizio della Seconda guerra mondiale, il suo lavoro di laurea fu interrotto dal lavoro di guerra e la sua laurea non le fu assegnata fino al 1948.

Nel 1947 fu nominata ingegnere senior presso la Raytheon Manufacturing Company, dove rimase fino al 1954, lavorando sui sistemi di guida. Tornò al MIT come redattore e capo delle pubblicazioni presso il Research Laboratory of Electronics fino al suo pensionamento nel 1971.

Riconoscimenti

Grazie a lei, vengono scoperte diverse stelle variabili, ossia quelle stelle la cui luminosità osservata dalla Terra varia; il tutto viene fuori grazie al suo lavoro di catalogazione di diversi testi appartenenti al II a.C., che lei lesse e tradusse.

Inoltre, contribuì alla scoperta di oltre 1100 stelle insieme all’astronomo Willem Luyten, oltre ad aver lavorato per la scoperta di alcune nane bianche, delle stelle di piccole dimensioni considerate molto rare e fondamentali per lo studio dell’evoluzione.

Curiosità

Durante la sua adolescenza, rimase estasiata nell’osservare le meteore, tanto da sperare di diventare una “meteorologa”, pensando che questo termine intendesse un esperto in ambito astronomico. E alla fine ci riuscì davvero, ma diventando astronoma e ingegnera!

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